Una penna fra due ali

venerdì 16 dicembre 2011

La Lettura è la Stella Polare...

© foto T.Fratini
Cari amici, 
si avvicina il periodo più magico dell'anno, ma visti i tempi difficili in cui viviamo non è semplice assaporare con serenità il momento. Nonostante tutto, non c'è niente di meglio di una buona Lettura che ci faccia compagnia, che sia la Stella Polare nella nostra quotidianità. Nei libri possiamo infatti trovare quei preziosi suggerimenti che altrove mancano, quei pensieri che ci fanno meditare, quei contenuti che ci fanno porre delle domande, quegli interrogativi che ci inducono a cercare una risposta o a trovare una soluzione. Nei libri possiamo rintracciare la memoria del nostro passato, individuare degli stimoli per affrontare l'avvenire o dei suggerimenti per nuove idee da mettere a frutto. 
Cosa augurarVi per il 2012? Insolite letture e scritture e soprattutto coraggiose iniziative professionali, salute e occupazione, per tutti. Senza la cultura e senza il lavoro viene meno la realizzazione del proprio sé, viene meno la crescita di un paese. Non si può vivere senza entrambi. E soprattutto non c'è futuro. 
Se salveremo i libri, avremo almeno una speranza. 
Prima di salutarVi, vi invito a leggere le pagine di NATALE NEWS , In Progress (la rinascita di una biblioteca) e Il Coro Polifonico qui sul blog per i prossimi appuntamenti con La Parentesi della Scrittura. Auguri e al prossimo anno! Vi aspetto numerosi. Tiziana Fratini*

giovedì 22 settembre 2011

Appuntamenti di Settembre alla Libreria Einaudi di Firenze

Alla Libreria Punti Einaudi di Firenze, in Via Guelfa 22/a rosso il programma di settembre 2011 della rassegna "le parole e l'autore" si arricchisce con nuovi appuntamenti.

I prossimi incontri sono oggi  giovedì 22 settembre  alle ore 17,30  con il romanzo SIETE QUI  di Alessandro Bini (Edizioni della Meridiana); a seguire, giovedì 29 settembre alle ore 17,30 con il libro NOTTURNO ALIENO (a cura di) Gian Filippo Pizzo (Edizioni Bietti Milano),  con la partecipazione  del Prof. Giuseppe Panella. Saranno presenti agli appuntamenti gli Autori e l'associazione "La parentesi della Scrittura", che promuove l'iniziativa. Coordina Marco Mezzetti.
Due casi editoriali da non perdere, come due facce di una stessa medaglia,  l'uno legato ad una narrativa di tipo verista che cerca di descrivere la realtà nei suoi aspetti quotidiani, l'altro legato alla pura fantascienza, condita con un tocco di noir. Buona lettura!


martedì 30 agosto 2011

In Abruzzo con S.O.S. LIBER a tutela delle tradizioni



L'iniziativa S.O.S. LIBER. Salviamo i libri! di cui l'Associazione è ideatrice e promotrice dal marzo 2011, viene accolta in questi giorni in Abruzzo, nella Valle Subequana, dal Comune di Castel di Ieri, un piccolo centro abitato della provincia aquilana dal nome fortemente evocativo, in occasione della celebrazione delle festività patronali che si svolgono in onore di S.Donato Martire, dal 1 al 4 settembre. In questo momento dell'anno di particolare rilevanza per la comunità casteldierese, per devozione religiosa e per rispetto delle tradizioni locali, l'attenzione è rivolta anche a particolari iniziative culturali tese ad arricchire l'intera manifestazione, di forte richiamo popolare.
Nel lontano 2001 già alcuni futuri soci della Parentesi della Scrittura si erano mobilitati per il recupero e la salvaguardia di testi antichi e avevavo realizzato con altri studiosi locali un libro dal titolo "Novena di S.Donato Martire e altri aspetti delle feste patronali" (*) contribuendo, tramite pure la ristampa di alcuni rari testi religiosi, al recupero di edizioni scomparse riguardanti le festività cristiane e alcuni momenti storici del Comune di Castel di Ieri. Lo scopo della Parentesi della Scrittura, a distanza di anni, rinnova con tale iniziativa, almeno in parte e localmente anche gli intenti di quel gruppo di Autori del 2001, nel continuo proposito di recuperare le memorie, salvaguardare e valorizzare le opere in formato cartaceo destinate alla dimenticanza, alle giacenze prolungate, al macero, alle soffitte polverose...per farne luoghi di valori, "biblioteche viventi". Non mi stancherò mai di ripetere che nel salvare i libri dalla solitudine o dalla distruzione salviamo un tesoro inestimabile di conoscenze, pagine di generazioni di scrittori che sfideranno l'oblìo del tempo, [...]. L'odore della carta e degli inchiostri, le rilegature preziose, le copertine rifinite, le illustrazioni firmate, i caratteri e gli stili, un giorno non troppo lontano  saranno solo un vago ricordo o il lusso di un'elite, come il desiderio di unirsi fisicamente con le mani e con la mente alla lettura intima di un libro...
L'associazione inaugura quindi a Castel di Ieri (L'Aquila), dal 1 al 4 settembre 2011, nei locali dell'ex ufficio postale,  S.O.S. Liber con una breve ma intensa manifestazione di sensibilizzazione alla tutela del Libro e alla Lettura con scambi e offerte di libri di vario genere, con l'intento di gettare un altro seme "di carta" che porti frutti colmi di saporite scritture e di sapienza. Per l'occasione verranno esposti anche alcuni quadri con tema "libri e lettura" di Marco Mezzetti, autore delle foto allegate al presente post.

(*) Chi è interessato può richiedere il libro al Comune di Castel di Ieri, Assessorato alla Cultura. http://www.comune.casteldiieri.aq.it/

martedì 2 agosto 2011

Il mondo di IF per i lettori di fantascienza

Cari amici della parentesi della scrittura desidero segnalarVi per questi giorni estivi di relax alcune iniziative culturali legate al genere fantastico della letteratura. Un nuovo appuntamento di lettura è con il n. 7 di IF dedicato alle Distopie denso di saggi sulla fantascienza e con WIF (Worlds of IF) Supplemento alla Rivista dell'Insolito e del Fantastico diretta da Carlo Bordoni. Nel nuovo numero è presentata una serie di autori italiani Giampietro Stocco, Carlo Menzinger, Emanuele Cassani, Michele Nigro, Renzo Montagnoli con il ricordo di Manrico Viti, uno scrittore carrarese che si cimentò con successo anche nella fantascienza, di cui è possibile rileggere alcuni brevi racconti apparsi nel 1965 nei primi numeri della fanzine “Micromega”. Segue la riproposta di un classico, Un vampiro, di Luigi Capuana.
Inoltre è in preparazione IF8 con un inedito racconto di Douglas Preston e Lincoln Child, la coppia inossidabile che ha dato vita alla “nuova dimensione della paura”, dove apparirà una vecchia conoscenza: il tenente D’Agosta. IF8 sarà dedicato ai Fumetti, un tema che sicuramente attirerà un gran numero di appassionati, anche in prossimità del grande evento internazionale che si terrà a Lucca, il "Lucca Comics & Games 2011", il festival del fumetto, del gioco e dell'illustrazione, in programma dal 28 ottobre al 1 novembre, con il ritorno della Grande Avventura e nel segno di Sandokan. Il 25 aprile 2011 è ricorso infatti il centenario della morte del più grande maestro italiano di letteratura d’avventura, lo scrittore veronese Emilio Salgari e si è aperto un bienno di celebrazioni a lui dedicate, tra cui la manifestazione lucchese.
L'e-magazine WIF è gratuito, stampabile in proprio o leggibile come e-book. Ma esiste anche un’edizione in PDF, arricchita dagli originali con testo a fronte, disponibile al prezzo simbolico di un solo euro. Per leggere WIF gratuitamente andate su http://wif2.blogspot.com/, per la richiesta e l'acquisto di numeri di IF, anche di quelli precedenti, ancora disponibili, scrivete a rivistaif@yahoo.it  Chi è interessato può prendere contatti anche direttamente con Carlo Bordoni e la rivista IF  il 29 settembre 2011 in occasione della presentazione di una raccolta di brevi racconti "noir" alla rassegna "le parole e l'autore" presso la Libreria Punto Einaudi di Firenze. IF e WIF vi stupiranno, buona lettura per l'estate e per i prossimi mesi! 

sabato 25 giugno 2011

LA GRAZIA SUFFICIENTE alla Libreria Punto Einaudi di Firenze

La presentazione alla Libreria Punto Einaudi in Via Guelfa 22a/rosso di Firenze giovedì 30 giugno, alle ore 18.30 del libro "La Grazia Sufficiente" (Campanotto Editore) di Giancarlo Micheli nell'ambito della rassegna "le parole e l'autore" è una nuova occasione d'incontro per avvicinarsi alla lettura e alla scrittura. Potete leggere alcune recensioni al libro sul blog http://parentesidellascrittura.myblog.it/ spazio web che da tempo promuove la penna dello scrittore viareggino. All'incontro con l'Autore coordinato da Marco Mezzetti, rappresentante della parentesi della scrittura, interviene il critico letterario Stefano Busellato. Seguiranno alcune letture scelte dal romanzo. Per ulteriori informazioni sulla produzione letteraria di Giancarlo Micheli potete visitare il suo spazio personale http://novarubedo.blogspot.com/
Invito all'incontro letterario scaricabile dal blog Invito pieghevole Micheli.doc

venerdì 3 giugno 2011

Nuovi incontri alla Libreria Punto Einaudi di Firenze

tralci falciati, gloria italiano, edizioni heliconAlla Libreria Punti Einaudi di Firenze, in Via Guelfa 22/a rosso il programma si arricchisce con nuovi appuntamenti all'insegna della varietà e dell'originalità. La rassegna "le parole e l'autore" alla sua prima edizione, in corso dagli inizi di maggio 2011, ha già ospitato diversi scrittori noti e meno noti del panorama italiano con opere di diverso genere e stile. Presenti la narrativa con romanzi e novelle, la poesia, il saggio e la letteratura fantascientifica con il genere cyberpunk. E' ora la volta della letteratura teatrale e del romanzo storico.  I prossimi appuntamenti sono mercoledì 8 giugno alle ore 17,00 con due volumi Punti di Vista e Tralci falciati di Gloria Italiano (Edizioni Helicon) con l'intervento del Prof. Rodolfo Tommasi, notocarlo piaggia, marco mezzetti, mauro baroni, esplorazioni, sudan musicologo e critico letterario; a seguire, giovedì 9 giugno alle ore 17,30 con il libro "Carlo Piaggia. L'Africa nel cuore" di Marco C.Mezzetti (editore Mauro Baroni), sulle vicende dell'esploratore lucchese del XIX secolo in Sudan, con la partecipazione del Prof. Giulio Barsanti e la Dr. Monica Zavattaro, studiosi dell'Università di Firenze, esperti di etnografia e storia dei viaggi e delle esplorazioni. Saranno presenti agli appuntamenti gli Autori e l'associazione "La parentesi della Scrittura", che promuove l'iniziativa, al termine degli incontri, farà dei piccoli omaggi editoriali ai partecipanti potenziali lettori. 
Ci attende inoltre una serata particolare il 16 giugno alle ore 21,30 in compagnia del poeta e drammaturgo romanziere Giuliano Scabia e dei suoi personaggi della Saga di Nane Oca. Musica, parole, una torta dei cioccolatai de La Molina e l'elisir dell'immortalità saranno lì ad aspettarci...che potete desiderare di più?
Venite numerosi all'insegna della "penna fra le ali" che ci raccoglie intorno all'ideale di una cultura viva, sentita, per un futuro migliore.

martedì 24 maggio 2011

MISS URAGANO alla rassegna "le parole e l'autore"

Proseguono i pomeriggi letterari "le parole e l'autore" nati dall'idea di Francesco Giannattasio organizzati in collaborazione con l'Associazione Culturale "La parentesi della scrittura" presso la Libreria Punto Einaudi in Via Guelfa 22/a rosso a Firenze.
Il prossimo appuntamento giovedì 26 maggio alle ore 18,30 è con il romanzo MISS URAGANO, la donna che fece l'Italia (ed. Romano Editore) del giornalista e scrittore Paolo Ciampi. Introduce Tiziana Fratini, curatrice della rassegna letteraria, insieme all'Autore. Il libro tratta le vicende di Jessie White, infermiera, militante, giornalista e corrispondente di guerra, ma anche figura chiave del Risorgimento.  A conclusione del pomeriggio letterario verrà data in omaggio ad ogni partecipante una stampa realizzata dall'artista Fernando Cucci per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

sabato 14 maggio 2011

L'IRREGOLARE di Vincenzo Bosica a Firenze

Ogni giovedì alle 17,30 presso la Libreria Punto Einaudi in Via Guelfa 22/A a Firenze si rinnova l'appuntamento con la rassegna "le parole e l'autore" organizzata in collaborazione con la Parentesi della Scrittura. Il programma riserva spesso incontri con giovani scrittori esordienti, come nel caso di Vincenzo Bosica, all'uscita del suo primo romanzo IRREGOLARE, ed. Solfanelli, che viene presentato giovedì 19 maggio 2011, alle ore 17,30. Alla presenza dell'Autore introduce il Prof. Carlo Bordoni, esperto di editing e di scrittura. Il pomeriggio letterario prevede anche interventi di Marco Mezzetti e Tiziana Fratini, rappresentanti della Parentesi della Scrittura e si conclude con un piccolo rinfresco offerto dall'organizzazione.
IRREGOLARE, Un giallo nel futuro.
In una moderna città di un futuro non troppo lontano, dove l’azzurro del cielo e la luce delle stelle è ormai completamente schermata dall’inquinamento atmosferico, in un mondo sovraffollato a tal punto che il Sistema Governativo Mondiale è stato costretto ad emanare un rigido decreto internazionale per il controllo delle nascite, al fine di scongiurare una altrimenti inevitabile crisi demografica, la vita e le azioni di ogni uomo, donna o nuovo bambino che venga al mondo sono controllate tramite microchip impiantati chirurgicamente e costantemente monitorate da sensori computerizzati e telecamere in miniatura che osservano e puntualmente registrano tutto ciò che accade nelle strade, agli angoli dei palazzi, nei locali pubblici e perfino all’interno delle abitazioni private.In un mondo così prevedibile e regolato, grazie all’aiuto dei pannelli di controllo e degli strumenti analitici computerizzati di una centrale di polizia supertecnologica, doveva essere uno scherzo, per il sergente Shaun Morrison, risolvere questo nuovo caso di omicidio: una faccenda che non avrebbe dovuto richiedere più di 48 ore…Questo, se l’assassino non fosse un “irregolare”, cioè una persona dall’identità sconosciuta, allenata fin dalla nascita a sfuggire allo stretto controllo cibernetico imposto dall’Ordine Mondiale.L’indagine si fa quindi sempre più difficoltosa e intricata per Morrison ed i suoi simpatico collaboratori: i detective Robert Gadner e Linda Lee, l’infallibile tecnico della scientifica Stephen Sanders e i giovani agenti Annette Spark e Bruce Runcible, in un crescendo di trovate, imprevisti e colpi di scena veramente incredibili, che tengono il lettore con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina. Il finale sarà travolgente e, naturalmente, imprevedibile… come la vita! 

lunedì 18 aprile 2011

la leggerezza del ferro - a lezione di gratuità

Quando l'economia diventa solo una questione di soldi i risultati sono due: il primo è che essa perde la sua dimensione umana, e perciò diventa disumana e aberrante; il secondo, alla fine si ripiega in se stessa. L'implosione delle principali economie reali in tutto il mondo sarebbe la prova certa di un ragionamento molto semplice, ma antico almeno quanto l'agape cristiano: le linee di pensiero che separano il mercato dagli ideali non funzionano.

Le prospettive della gratuità e dell'importanza della “vocazione” all'interno dell'assetto economico di una società sono al centro de “La leggerezza del ferro”, un'introduzione alla teoria economica delle Organizzazioni a Movente Ideale (OMI) scritta a quattro mani dai professori Luigino Bruni e Alessandra Smerilli (edizioni Vita e Pensiero).

“Una delle caratteristiche della post modernità è il crollo del confine tra economico e non-economico – spiegano gli autori –. Noi crediamo che l'economia sia un brano di vita, dove gli uomini e le donne mettono in campo tutte le loro passioni, vizi e virtù. Questo saggio è un'indagine sulla maggiore complessità, ma anche sulla maggiore qualità umana, che ritroviamo nelle organizzazioni, economiche, sociali, politiche e religiose, quando gli ideali le fanno nascere, le fanno vivere e le alimentano giorno dopo giorno”.

Certo, pensare che un sogno sia alla base di un'impresa economica può sembrare una contraddizione in termini. Eppure, analizzando i fatti, scopriamo che il sodalizio “vocazione e azione (economica)” è quantomai stringente.
Le Organizzazioni a Movente Ideale (OMI), dette anche values-based organization, sono quelle organizzazioni – associazioni, ONG, imprese sociali, imprese di economia di comunione, associazioni ambientali, organizzazioni politiche, culturali e religiose – ispirate non primariamente dal profitto, ma da un movente ideale, da una missione o vocazione, cioè, legata alle motivazioni intrinseche dei suoi promotori.

“Ma in generale – spiega il professor Luigino Bruni – le OMI potrebbero essere quasi tutte. Ognuno di noi ha le proprie motivazioni quando intraprende un'attività economica: l'innovazione vera deriva sempre da ideali. E se l'artista è colui “che muove qualcosa” perché ha un daimon che lo anima e che lo guida, anche nelle imprese succede qualcosa di simile: perché uno si alza alle sei del mattino e va a lavoro? Certo, per guadagnare, ma c'è anche qualcosa che “va oltre”. Se non c'è questo “oltre”, questo contributo squisitamente umano, allora non c'è innovazione”.

Questo “oltre”, è lo zoccolo duro cui fa riferimento una tradizione lunghissima di economia civile che vede il mercato come una forma di gratuità: la prospettiva di Dragonetti, Genovesi, e recentemente Sugden e Sen. In questo contesto il mercato è il luogo in cui può avvenire la remunerazione delle virtù civili: se il mercato include chi è più debole e lo fa diventare un'opportunità di bene comune, allora compie un'importante opera di civilizzazione, e si fa strumento di autentica inclusione, e di crescita umana e civile.

Le parole cardine di questo scenario sono due: reciprocità e gratuità. La prima viene da reciprocitate (rectus+procus+cum, ossia ciò che viene e ciò che parte e che torna vicendevolmente). Alcune esperienze della reciprocità sono il commercio equo e solidale, l'economia di comunione, la microfinanza e il microcredito “dove le persone vengono aiutate a uscire da varie trappole di indigenza e di esclusione non con doni incondizionati, ma con contratti (animati da gratuità)”.
È davvero sostenibile, autenticamente umana e applicabile all'interno delle organizzazioni, OMI incluse, solo una reciprocità a più dimensioni, che comprenda lo scambio di doni, le regole e i contratti.

“È la gratuità – dice Alessandra Smerilli – che fa un amico vero diverso da un amico opportunista, che rende una famiglia diversa da uno scambio di beni e servizi. Le OMI hanno la loro forza nella valorizzazione della gratuità. La cultura moderna ha fatto della gratuità una faccenda privata, e meno di tutti economica. Il risultato è l'implosione che stiamo osservando proprio in questi anni nelle economie reali di tutto il mondo.
Le esperienze economiche improntate alla gratuità, come quelle portate avanti dalle OMI, propongono la funzione civilizzatrice del mercato, ma conservano la natura tragica della gratuità”.
“Chi dà la propria vita per una bottega del commercio equo e solidale, o per una coop sociale che offre lavoro a ragazzi svantaggiati in realtà vive bene, in quanto è gratificato da quell'eccedenza che è tipica della dimensione più umana dell'esistenza, ma in realtà fa esperienza anche di conflitti e situazioni dolorose, si mette in gioco più degli altri: e per questo soffre di più”.

La vera gratuità, sebbene indispensabile per riportare la vita, anche economica, a una dimensione pienamente umana, ha una natura tragica e dolorosa: darsi, infatti, vuol dire prima di tutto essere vulnerabili in quanto non calcolatori. La gratuità, per quanto necessaria, è sempre una potenziale ferita. Ma è anche il sale dei rapporti umani e di quello che più avvicina l'uomo comune all'artista. Per convincersene una citazione di Primo Levi, in cui si parla di Auschwitz: “il bisogno del lavoro ben fatto è talmente radicato da spingere a far bene anche il lavoro imposto, schiavistico. Il muratore italiano che mi ha salvato la vita, portandomi cibo di nascosto per sei mesi, detestava i nazisti, il loro cibo, la loro lingua, la loro guerra; ma quando lo mettevano a tirar su i muri li faceva dritti e solidi, non per obbedienza ma per dignità”.

La leggerezza del ferro è stato presentato il 18 marzo 2011 a Lucca, presso la Saletta della Fondazione Banca del Monte (piazza San Martino). L'evento è stato organizzato dal consorzio di coop sociali So. & Co., Caritas diocesana Lucca, coop sociale La mano amica e la Fondazione Mario Tobino.

fosca sensi

venerdì 15 aprile 2011

Le comuni fosse del capitale finanziario

breve storia dell’escavazione del canale di Panama

articolo pubblicato sulla rivista


Osservati con sufficienti lungimiranza ed onestà, gli eventi  e le vicissitudini attraverso i quali si arrivò all’escavazione e, immediatamente dopo, allo sfruttamento commerciale del canale di Panama, sono esemplativi della ferocia, barbarica e ostinata, con cui il capitalismo persegue i propri scopi e compie le proprie imprese, celandone il senso, con relativo pudore, sotto i veli dei nessi politici e giuridici peculiari ad ogni dato stadio di sviluppo dei mezzi di produzione e dei rapporti sociali di produzione ad esso corrispondenti.
Tutto ebbe inizio all’alba radiosa della seconda rivoluzione industriale, quando la logica del profitto si annesse la funzione strumentale dell’apparato tecnico con ebbro slancio ideologico, tale da semplificare la relazione tra mezzi di produzione e forza-lavoro nei termini di una conseguente e schematica spietatezza. Tra le tante ingloriose conquiste di quell’epoca  di meccanici sincronismi, idolatra di feticci industriali, è opportuno ricordare come, in ottemperanza alla legge aurea del plusvalore, in molti comparti industriali, quali ad esempio il tessile tramite l’introduzione su vasta scala dell’impiego dei telai automatici, riuscisse vantaggioso agli imprenditori licenziare operai di lunga esperienza di fabbrica e sostituirli con i loro stessi figli, cui si potevano pagare salari assai inferiori e che non davano problemi di sindacalizzazione. In tale epoca, dalla seconda metà del diciannovesimo secolo e in modalità più pervasive a partire dagli anni ottanta, il sistema capitalistico completa l’accaparramento di tutte le risorse ideologiche e sociali a propria disposizione, nonché delle funzioni degli Stati liberali che di esso erano l’espressione politica più o meno adeguata. Laddove, dunque, durante la fase storica mercantilista, i commercianti tessili di Lione, in piena consequenzialità di intenti e strategie, rispondevano alle profferte del ministro Colbert con la semplice richiesta: “laissez faire, laissez aller, le monde va de lui-même”, nel tempo del nascente imperialismo le condizioni concrete erano profondamente mutate e gli stati liberal-democratici svolgevano senza remissività il ruolo di agenti dei rispettivi capitalismi nazionali.
Il primo progetto per la costruzione di un canale che permettesse la navigazione diretta tra Atlantico e Pacifico venne approntato e promosso dall’ingegnere e industriale francese Ferdinand de Lesseps, già trionfatore sulla geografia fisica del continente africano quando, il 19 agosto 1876, era riuscito a portare a compimento il taglio del canale di Suez.  Al fine di realizzare la nuova e ambiziosa opera, l’8 luglio 1879 fu costituita la Compagnie universelle  du canal interocéanique de Panama. L’universalismo cui si faceva cenno nella denominazione della società era senza dubbio quello che luccica sotto la stella del profitto capitalista, che si voleva e si vorrebbe egualmente brillante in tutti i cieli del mondo, secondo una menzogna che era tale allora e rimane tale oggi. Pochi mesi dopo l’inizio dei lavori sorsero problemi tecnici che non si era riusciti a prevedere nel corso delle fasi preliminari di progettazione. Ciò richiese l’impiego di più ingenti fondi finanziari, che il de Lesseps non esitò a procurarsi ricorrendo a tutte le cospicue liaisons che era stato capace di intessere in lunghi anni di onorata carriera. Nonostante ciò l’opera non guadagna terreno sulla cordigliera dell’istmo, né la Compagnie universelle gode di prosperità, tant’è che il 4 febbraio 1889 i titolari sono costretti a dichiararne il fallimento. Tre anni dopo il giornalista ultranazionalista e antisemita Edouard Drumont denuncia dalle pagine del suo quotidiano, La libre parole, i casi di corruzione e le malversazioni che avevano determinato l’insuccesso dell’impresa industriale. Non furono pochi gli uomini politici coinvolti. Il governo francese dei repubblicani moderati è investito dallo scandalo: il ministro degli interni Émile Loubet costretto a rassegnare le dimissioni, il ministro delle finanze Maurice Rouvier messo sotto accusa. Negli anni che seguirono la Corte d’Appello di Parigi emise sentenze di condanna a carico  dei dirigenti della Compagnia nonché dei politici e degli uomini d’affari coinvolti nello scandalo e, poiché tra questi ultimi un ruolo di primo piano era spettato a finanzieri di origine ebraica quali Cornelius Herz o il barone de Reinach, un effetto collaterale e tristemente significativo della vicenda fu quello di rinfocolare nell’opinione pubblica l’odio antisemita che sarebbe, di lì a poco, divampato nel celebre Affaire Dreyfus.
Alla dichiarazione di fallimento della Compagnie universelle  du canal interocéanique de Panama i diritti per la costruzione furono acquisiti dalla Compagnie Nouvelle du Canal de Panama. Monsieur Philippe Bunau-Varilla, uno dei principali azionisti della nuova compagine finanziaria, trattò con il governo statunitense allorché il sorgente imperialismo rooseveltiano fu giunto a maturazione per cogliere il proprio frutto nazionale all’interno degli equilibri di potenza. Per la cessione dei diritti di costruzione fu richiesto il pagamento di una cifra che il governo degli Stati Uniti giudicò esosa ed offensiva. Dopoché una commissione tecnica americana ebbe sondato l’alternativa di realizzare il canale in Nicaragua, la Compagnie Nouvelle du Canal de Panama dovette recedere da pretese eccessive e ribassare considerevolmente il prezzo dell’offerta. Seguì, nel febbraio del 1903, la firma degli accordi tra gli Stati Uniti e il governo colombiano, il quale deteneva allora la sovranità sulla zona di Panama. Tali accordi prevedevano la cessione per 99 anni di una fascia larga dieci chilometri attorno al canale contro il pagamento di 10 milioni di dollari in aggiunta ad un affitto annuale di 250.000 dollari. Laddove il Congresso ratificò immediatamente il trattato, il parlamento colombiano lo respinse con fermezza. A questo punto il segretario di stato di Roosevelt, John Milton Hay, si avvalse dell’alleanza stretta con l’antico rivale della Compagnie Nouvelle du Canal de Panama, monsieur Bunau-Varilla, al quale toccò una parte rilevante nell’organizzazione della rivolta che condusse alla secessione dalla repubblica di Colombia dello Stato indipendente di Panama. Il 13 novembre 1903, stavolta nel ruolo di incaricato d’affari dell’appena instaurato governo panamense, Bunau-Varilla controfirmò assieme a Theodor Roosevelt un nuovo accordo, nella sostanza identico a quello che era stato rifiutato dal governo colombiano. I lavori, affidati al genio militare dell’esercito degli Stati Uniti, furono ripresi nel 1907 e la prima nave a vapore attraversò il canale nell’agosto del 1914, proprio nei mesi in cui in Europa il conflitto tra i capitalismi nazionali aveva ormai preso la piega più nefanda, quella dello sterminio su scala industriale.

Giancarlo Micheli

giovedì 24 marzo 2011

S.O.S. LIBER. Salviamo i libri!

L'Associazione "La parentesi della scrittura" VI INVITA alla I° edizione del Mercatino retrò "Curiosando negli scaffali e sulle scrivanie..." cose utili e inutili tra vecchie letture e odierne scritture, nei giorni sabato 26 e domenica 27 marzo e sabato 2 e domenica 3 aprile 2011, dalle ore 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,30 a Valdottavo (Borgo a Mozzano, Lucca) in Via Comunale 24, Casa Museo Mezzetti, Cortiletto e piano terra. La manifestazione è legata all'iniziativa più ampia S.O.S. LIBER. Salviamo i libri!  di cui l'Associazione è promotrice. Lo scopo del Mercatino della parentesi della scrittura infatti è quello di raccogliere fondi per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione delle opere in formato cartaceo destinate alle giacenze prolungate, al macero, alle soffitte polverose e spesso ai cassonetti dei rifiuti, per farne biblioteche che siano luoghi non solo di consultazione ma anche d'incontro e di cultura e un dono ai lettori di qualsiasi età. Nel salvare i libri dalla dimenticanza o dalla distruzione salviamo un tesoro inestimabile di conoscenze, pagine di generazioni di scrittori che sfideranno l'oblìo del tempo, la velocità delle tastiere o del contatto video, la scrittura e la lettura online...L'odore della carta e degli inchiostri, le rilegature preziose, le copertine rifinite, le illustrazioni firmate, i caratteri e gli stili, un giorno non troppo lontano  saranno solo un vago ricordo o il lusso di un'elite, come il desiderio di unirsi fisicamente con le mani e con la mente alla lettura intima di un libro...
Il mercatino resta aperto ogni primo fine settimana del mese (vedi attività 2011), tranne nei giorni di festa tradizionali e nei mesi luglio, agosto e settembre. Si accettano donazioni di libri per la nascente biblioteca dell'Associazione e di oggetti usati per il mercatino. Vi aspetto numerosi! Tiziana*  
Per informazioni: 339 6519454

mercoledì 9 marzo 2011

Nel segno dell'arte e della poesia con il Museo Guidi

La mostra dal titolo "CANTATE NINFE..." a cura di Lucilla Gattini, con presentazione di Manuela Torre, inaugurata domenica 6 marzo al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, Via Civitali 33 a Vittoria Apuana e presso il Logos Hotel, Via Mazzini  153 Forte dei Marmi,  promossa dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali, unisce la scultura e la pittura alla poesia, offrendo alla Parentesi della scrittura occasione di speciale adesione all'iniziativa, come partner del Museo Guidi. La visita della mostra, a ingresso libero e su appuntamento al 348-3020538, durerà fino al 31 marzo 2011. Così scrive Manuela Torre: "Un amabile e raffinato incontro artistico, liricamente scandito dall'intensa ed unicamente sublime sensibilità femminile, vede pittura, scultura e poesia danzare, complici ed armoniose, al suono dell'arte, a mò di incantevoli, fascinose, deliziosamente ammalianti Grazie botticelliane. La leggiadria e la leggerezza, che ritmano i passi, ovattati ed impercettibili, delle evanescenti ed aggraziate ballerine, rappresentate dalla pittrice Maura Jasoni, accompagneranno le sculture di Lucilla Gattini, autrice di opere detentrici di esuli silenzi frammentati, compostamente custoditi da pudichi bisbigli di nostalgiche malinconie, in bilico tra una caparbia speranza ed un'instancabile afflizione. A nobilitare le opere delle due artiste, vi sono le poesie di Simona Bertocchi che, con garbo e singolare finezza, accarezzerà le loro più segrete ed intime sfumature d'anima, mediante soavi versi, elargiti da soffi di eternità, in odore di infinito." In alto a sinistra: libro di poesie "Anima Nuda" di Simona Bertocchi e immagini di alcune opere esposte.    
Visitate il sito ufficiale del Museo Ugo Guidi http://www.ugoguidi.it/